Quando si considera la vita a fatica di un elemento è necessario tenere conto – per determinare correttamente il carico da applicare – dei fattori correttivi, essi sono dovuti alla particolare geometria, alla temperatura di design, e alla concentrazione del carico nelle zone di taglio della geometria. Cominciamo considerando il fattore correttivo dovuto alla geometria; esistono quindi tre tipi di formulazione, a seconda dello spessore come indicato all’equazione 17.6-2:
Risulta quindi che l’influenza dello spessore sul carico è inesistente per spessori piccoli (en ≤ 25 mm), mentre la sua influenza cresce con lo spessore.
Passiamo alla definizione del fattore di correzione dovuto alla temperatura, possiamo dire che esistono due tipi di formulazioni:
Oppure per valori della temperatura bassi:
Risulta innanzitutto che per le temperature non elevate (T<100°C) il fattore di correzione è ininfluente, mentre cresce al crescere della temperatura; si nota inoltre che viene presa in considerazione una temperatura fittizia T*, costituita dal valore Tmax al 75% e dal valore Tmin al 25%.
Un’ultima considerazione sul fattore di correzione della temperatura riguarda il materiale, si hanno infatti due equazioni di-stinte a seconda che il materiale sia ferritico oppure austenitico. Consideriamo infine il fattore di correzione della concentrazione della tensione che agisce nei punti più critici, ed in parti-colare nei punti di taglio. Nelle regioni non saldate il valore del fattore di concentrazione del carico è fornito dall’equazione 17.6-6: